Sabato 12 maggio 2018 | ore 21
Palazzo Bonora – Galliera
Ingresso libero fino a esaurimento posti. La prenotazione è consigliata
Teatro, mistero, poesia, pensiero
Una serata con Giacomo Leopardi, Thomas Mann, Hermann Melville e Antonio Gramsci
Letture di Vittorio Franceschi
Un viaggio nel pensiero e nell’opera di quattro giganti.
Giacomo Leopardi: Dialogo di un venditore di almanacchi e un frammento dallo Zibaldone;
Thomas Mann: Delusione, racconto; Hermann Melville: un brano da La sinfonia, capitolo CXXXII di Moby Dick; Antonio Gramsci: una breve parabola sul “cavarsela da soli” dalle Lettere dal carcere.
Quattro giganti, per raccontare con leggerezza la vita, che leggera proprio non è. Ironia, malinconia, nostalgia… e quando la sconfitta e la rassegnazione stanno per prender corpo, il colpo d’ala che ci riporta nel cuore della battaglia, e si ricomincia. Il venditore di almanacchi leopardiano e il suo scettico “passeggere”; lo sconosciuto che in Piazza San Marco attacca bottone per poter raccontare le sue molte delusioni; Achab che si batte contro il mistero invincibile e prima dello scontro finale confida a Starbuck le sue nostalgie; il tizio che finisce in un fosso e dopo aver chiesto aiuto più volte inutilmente riesce a tirarsi su da solo… sono tutti personaggi di un immaginario infinito, di cui l’uomo si è nutrito nei millenni seminando la terra di “se stessi” che incontriamo dovunque, sotto qualsiasi latitudine e parlando qualsiasi lingua. Loro non sanno di esserlo ma noi li riconosciamo e ce li teniamo accanto come compagni di viaggio, un po’ amandoli un po’ detestandoli. E quasi mai immaginando che si sta parlando proprio di noi. E la vita va, “come una slitta in discesa”.